CATANZARO – 24 OTTOBRE 2020. “Senza alcuna vis polemica, ma una smentita che giunge a distanza di un mese equivale ad una ammissione di responsabilità”. E’ quanto afferma la senatrice Bianca Laura Granato che risponde alla polemica innescata dall’assessore all’Ambiente ed alla Protezione Civile di Sellia Marina sui problemi della Scuola dell’infanzia di Calabricata
“L’assessore sbaglia due volte - sostiene la componente della
commissione permanente Istruzione Pubblica e Beni culturali -. Sbaglia nel
ritenere che il mio intervento sia stato “contro” il sindaco di Sellia Marina.
Infatti la mia unica preoccupazione era (e sarà sempre) quella di garantire ai
bambini ed alle famiglie un loro preciso diritto. Sbaglia quando bolla come
“fake news” i problemi della Scuola dell’infanzia di Calabricata. Sia perché
così facendo finisce per offendere le preoccupazioni dei genitori e sia perché
manca di rispetto al dirigente scolastico. Spiace dover sottolineare, infatti,
come lo scorso settembre proprio il Dirigente scolastico sia stato costretto ad
inviare una comunicazione “urgente” alle famiglie per informarle che a cause
delle “notevoli criticità” dovute alla “mancanza di spazi adeguati”, era
costretto a “rinviare a data da destinarsi la ripresa delle attività
didattiche”.
“Quindi nessuna notizia falsa. Non a caso le lezioni a Sellia
Marina sono iniziate con enorme ritardo. Purtroppo- dice ancora la senatrice
Granato - quello del Dirigente è stato un disperato grido d’allarme, che deve
ricordarci come nella società dell’apparire, ci sono ancora luoghi dove è quasi
impossibile andare a scuola. Evito di ricordare le sollecitazioni, fatte in
piena estate, per gli interventi di messa in sicurezza e per garantire la
frequenza, sin dal primo giorno, agli alunni dell’Istituto Comprensivo. Perché
in una società dove ciò che più conta è apparire, basta segare i banchi, per
pensare di aver risolto i problemi. E poco importa poi, se a distanza di appena
cinque giorni, dei nuovi banchi sono stati consegnati o se le lezioni siano
iniziate con venti giorni di colpevole ritardo. Certo, comprendo ci sia
qualcuno che, alla disperata ricerca di visibilità mediatica, tenti di alzare
una cortina fumogena per far dimenticare una triste interruzione di un servizio
pubblico che ha comportato notevoli disagi. Il tutto – conclude Granato - per
non chiedere scusa alle famiglie ed ai ragazzi. Purtroppo ci sono paesi dove
andare a scuola non è un sogno, ma un peso”.