Il Consiglio Regionale ha approvato Legge sul Turismo all’aria aperta, proposta dal consigliere Antonello Talerico

Con l’approvazione della proposta di Legge sulla “Disciplina dei complessi turistico ricettivi all’aria aperta” (proposta dal Consigliere Regionale Antonello Talerico) la Regione Calabria dopo 38 anni dalla normativa vigente (L.R. n. 28 del 1986) si adegua alle norme nazionali (D. Leg.vo n. 79/2011 e leggi successive) e rilancia il settore della ricettività turistica caratterizzato negli anni per una crescita dinamica sia della domanda che del fatturato.

Difatti, l’assenza di uno strumento normativo ha di fatto costituito un profondo gap competitivo e qualitativo per le imprese operanti sul territorio, rispetto alle altre imprese del comparto operanti in altre regioni d’Italia. In questi ultimi anni questa condizione si è ulteriormente aggravata, atteso che l’inadeguatezza della Legge Regionale del 1986, non solo limita fortemente ogni modalità di sviluppo del settore rendendolo il fanalino di coda dell’intera nazione, ma ha altresì compromesso l’operatività e la gestione delle imprese, rendendole esposte a difformità normative ed amministrative con possibili effetti sanzionatori, ivi compresa la chiusura delle stesse, oltre all’apertura di procedimenti penali a carico di molti imprenditori.

Basti osservare che la normativa nazionale (ora recepita dalla Regione Calabria) permette l’installazione come edilizia libera delle tende e delle unità abitative mobili nelle strutture turistico ricettive all’aria aperta in linea con la relativa normativa regionale.

Tuttavia la totale assenza di tali riferimenti nella ex legge regionale calabrese (N. 28 del 11 luglio 1986), ora abrogata, rendeva inapplicabili in Calabria queste disposizioni di sviluppo e di crescita del settore turistico.

Occorre anche evidenziare che con l’approvazione della nuova Legge sul Turismo gli imprenditori calabresi avranno ora la possibilità di partecipazione alle politiche di sviluppo ed incentivazione previste dal PNRR, in quanto la mancata regolamentazione regionale non permetteva prima alle imprese di partecipare ai bandi per le agevolazioni previste, in particolar modo per l’accesso ad agevolazioni e finanziamenti relativi alle ristrutturazioni e riqualificazioni, la dotazione di nuovi mezzi mobili di pernottamento, le procedure di abbattimento delle barriere architettoniche e le attività di efficientamento energetico.

Con la proposta di legge presentata anche grazie alla sinergia con la FAITA (Federazione del turismo all’aria aperta) si è colmato il grave vuoto normativo, introduce il concetto di “strutture turistiche all’aria aperta” quale categoria più ampia dei campeggi e i villaggi turistici, che ne rappresentano una specificazione; integrando la definizione di “villaggi turistici”; modificando la definizione di “villaggio-campeggio” o “villaggio-camping”.

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