Padre Benedetto e la "Piccola famiglia dell'esodo" smentiscono le voci calunniose

Pubblichiamo con piacere la smentita di Padre Benedetto Marani, e della "Piccola Famiglia dell'Esodo", alle chiacchiere malevoli sull'operato della Cumunità che si è insediata da anni a Iunci di Decollatura.

Per noi decollaturesi tale smentita è certamente superflua, perché in tanti anni abbiamo apprezzato e sostenuto l'operato della Piccola famiglia dell'Esodo, però è necessario diffonderla fra quelli che non hanno avuto la fortuna di conoscere Padre Benedetto e tutti i componenti della comunità.

Riportiamo il testo inviatoci: 

"Domenica 20 Aprile abbiamo inviato gli auguri pasquali a nostri parenti, amici e conoscenti insieme ad una comunicazione che dichiarava il nostro passaggio alla Inclusive Anglican Episcopal Church.

Da lì sono nate illazioni, cattiverie, menzogne e calunnie gratuite senza che nessuno ci abbia chiesto il perché di questa scelta; pertanto riteniamo opportuno chiarire alcune cose per noi fondamentali.

Sono 26 anni che, usando tutte le strade, soprattutto quelle "religiose", attraverso ricorsi, abbiamo cercato di difendere il nostro carisma nell'ambito della Chiesa Cattolica Romana.

Purtroppo il padre di una di noi appartiene alla massoneria (vedi http://www.scribd.com/doc/6531365/Elenco-Massoni-Italiani). Un padre che non ha mai voluto rispettare la scelta religiosa della figlia che tutt'ora è felicemente con noi. Con questo non si intende la Massoneria in generale ma di singole persone che cercano di attuare disegni criminosi. 

In tutti i modi possibili costui, facendosi passare da "umile figlio della Chiesa, benché indegno" ha tentato di distruggere la nostra Comunità cercando, fin dal 1999, di farci passare per una setta (strana setta con 4 persone). Con la complicità di alcuni sacerdoti e vescovi della Curia Romana (mons. Girotti, don Geronzi, don Baiocco, don Scalmati solo per citarne alcuni…) ha attivato una serie di pressioni indebite in alcune Congregazioni Romane al punto tale da rendere vano qualsiasi tentativo di far emergere la verità e la giustizia.

Inoltre si può dimostrare come lettere avverse a noi prima di essere inviate al Vescovo erano inviate a questo padre: ne abbiamo la prova documentale. Questo rende ragione del suo potere.

Senza motivazione e anche contro il volere del Vescovo, la Comunità è stata ecclesiasticamente chiusa nel 2008, rimanendo aperta l'Associazione che tutt'ora opera.

Pur cambiando i Vescovi e senza che nulla facessimo, si è continuato, con lettere e affissioni pubbliche, a denigrare la Comunità.

L'itinere è stato questo:

Cercare di allontanare le persone che ci sostenevano, Vescovi e Sacerdoti, perfino vietando che alcuni di loro ci confessassero.

Cercare di far passare per malata di mente la Fondatrice.

Intimidire la Comunità: bestemmiando durante la santa Messa del Monastero invitando a farlo ragazzi della zona; controllandoci con un binocolo, inseguendoci se partivamo, facendoci seguire da investigatori privati che ci hanno addirittura contattato.

Impedendo all'Arcivescovo di Ancona mons. Festorazzi di entrare in casa.

Ci hanno costretto ad allontanarci e siamo arrivati in Calabria su richiesta del Vescovo Cantafora. Malgrado ciò neppure lui è riuscito a proteggerci da una "casta" così potente, disonesta e crudele. Questo comportamento aggressivo è stato costante. Addirittura fino a gravemente minacciare il Vescovo Cantafora durante una sessione della CEI.

6-        Infine dopo aver inutilmente tentato di disgregare la Comunità hanno preso sotto mira Padre Benedetto per imporgli un trattamento letteralmente da galeotto con tanto di "arresti domiciliari" sotto il regime diretto dell'attuale Vescovo (ha scritto: "TI INGIUNGO … di lasciare la suddetta dimora e di recarti entro 15 giorni utili dalla notifica di questo atto presso la "Casa del Clero"… Dove – con un'adeguata retta mensile – potrai godere di vitto, alloggio e una Cappella interna in cui celebrare l'Eucaristia. Da tale sede non dovrai allontanarti senza il mio esplicito consenso…").

Immaginate tutti le cose che abbiamo dovuto subire in questi ultimi 26 anni unitamente alla conoscenza di uno squarcio di uomini di Chiesa Cattolica Romana assolutamente indegni e corrotti, oltre quello che già è evidenziato dalle cronache quotidiane.

Da quando abbiamo iniziato la vita comunitaria e malgrado tutto ciò che abbiamo ingiustamente e INCOMPRENSIBILMENTE subito non abbiamo mai smesso la nostra vita di preghiera, lavoro, accoglienza portando avanti il carisma di San Benedetto Giuseppe Labre, povero tra i poveri.

Come tutti sanno, su richiesta dell'allora Prefetto dott.ssa Latella, abbiamo accolto circa 130 migranti ed ora condividono la nostra vita di Famiglia Religiosa diversi malati soli e in gran parte abbandonati.

Il fatto che il vescovo Cantafora ci abbia prima accolti in una struttura e poi, senza motivazioni, se non quelle delle pressioni romane, ci abbia chiesto di lasciarla, ci ha costretti a trovare una soluzione abitativa che ci permettesse di continuare a rispondere alle continue istanze provenienti dal territorio.

La struttura la stiamo pian piano completando anche grazie al contributo del 5 per mille (92019770798).

Ma come si fa a pensare che chi aiuta la nostra Comunità e i suoi ospiti è scomunicato? Possibile che non si riesca a capire che tutto è stato fatto solo per amore di Dio e dei fratelli? Lo può pensare solo una mente malvagia il cui obiettivo è fare il male.

Proprio per proteggere la nostra Comunità e data l'ottusa chiusura della Chiesa Cattolica Romana soprattutto in Italia, ai divorziati, divorziati risposati, conviventi, omosessuali costretti ad allontanarsi da questo territorio perché tali, vogliamo continuare ad aprire le nostre porte ai diseredati del nostro piccolo mondo.

Per questo abbiamo fatto nostro lo spirito della Chiesa Anglicana Inclusiva una realtà dove "ognuno è qualcuno da amare" (www.iaechurch.com).

Infine l'abbiamo scelta anche per la profetica apertura al diaconato, sacerdozio ed episcopato femminile, ai sacerdoti sposati e sacerdoti che hanno lasciato la Chiesa Cattolica Romana per incompatibilità e inoltre per la necessità di ogni sacerdote o presbitera di mantenersi con il proprio lavoro. Vogliamo precisare che anche i monaci e i religiosi anglicani sono soggetti ai tre voti canonici di Povertà Castità e Obbedienza.

Non è a caso che l'attuale primate d'Italia sia un Vescovo donna, sposato, madre di una bambina, insegnante di filosofia, che è stata consacrata secondo la successione apostolica e che, per un caso è stata ordinata nella stessa chiesa in cui andò a pregare con gli Anglicani Papa Francesco.

Rispetto poi alla "scomunica" inflitta dall'attuale vescovo Cattolico Romano di Lamezia facciamo presente che la Comunione Anglicana è la terza confessione Cristiana più grande del mondo dopo la Chiesa Cattolico Romana e le Chiese Ortodosse Orientali, conta circa ottanta milioni di membri.

Lo stesso Papa Francesco ha celebrato una liturgia in una chiesa Anglicana di Roma ed ha invitato gli anglicani in San Pietro per una celebrazione liturgica. Quindi come può l'attuale Vescovo Cattolico Romano di Lamezia scomunicare chi partecipa alle nostre liturgie? Forse ha scomunicato a suo tempo anche il Papa e tutto San Pietro? Disse ancora Papa Francesco in quell'occasione di preghiera comune: "c'è un'altra cosa che ha mantenuto forte il collegamento tra le nostre tradizioni religiose (Romana e Anglicana ndr): ci sono i monaci e i monasteri. E i monaci sia Cattolici sia Anglicani, sono una grande forza spirituale delle nostre tradizioni" (26 febbraio 2017).

Rispetto all'articolo apparso su lanovitainline, abbiamo chiesto di rettificare almeno le cose più significative come segue:

si dice che in questo eremo si vive nel degrado e nella sporcizia. Ecco quanto scrivono i NAS dei Carabinieri nel loro verbale di ispezione del 22 02 2024: "…Tutti gli ambienti ispezionati risultavano curati e mantenuti in normali condizioni igieniche. Gli ospiti si presentavano dall'esame visivo curati nella persona e nell'abbigliamento". 

Tra gli ospiti c'era anche chi è stato ospitato con la massima carità che afferma gratuitamente "…dovrebbero essere arrestati tutti…"; noi l'abbiamo accolto, al dire dei familiari, perché nessuno lo voleva ricevere e siamo stati costretti ad allontanarlo per le sue violenze verbali.

Rispetto al cibo lo stesso Banco Alimentare con cui collaboriamo da oltre 20 anni, invia cibo appena scaduto con certificato di edibilità (Legge 166 del 19 Agosto 2016): norme sulla donazione e distribuzione dei prodotti alimentari ai fini della solidarietà sociale.

Si dice che la chiusura della Comunità da parte del Sindaco è stata fatta con una ordinanza in cui si parla di abusi e degrado. Non è vero, né è vero che era mancante la Scia Alimentare.  Non è vero che la nostra è una struttura socio-assistenziale né che non abbiamo titoli per ospitare persone fragili: deve essere precisato che l'Associazione Piccola Famiglia dell'Esodo non ha in nessun caso inteso operare quale Struttura erogatrice di servizi per cui non ha mai avuto bisogno di inquadrare la propria attività associativa in termini tali da dover richiedere i titoli abilitativi, né all'Ufficio di Piano, né al Comune, né alla ASL né alla Regione.

Siccome l'aderire ad una confessione religiosa diversa da quella romana è tutelata perfino dalla Costituzione, non si capisce il perché di tanto scandalo.

Ci sono molte contraddizioni tra le quali: avete scritto non abbiamo la Scia Alimentare, però più avanti si scrive che sr. Grazia Benedetta l'ha firmata. Madre Grazia Benedetta tiene a precisare che ogni firma, ogni istanza è firmata da Lei perché è lei il Rappresentante Legale.

Da ultimo, ci domandiamo come siano state recuperate notizie riservate al Clero e come una testata giornalistica non abbia minimamente verificato le notizie che risultano platealmente false e manipolate, dimostrando l'inattendibilità di questo tipo di giornalismo.

Alla porta della nostra sacrestia sono scritte queste frasi in cinque lingue: "Non giudicate, per non essere giudicati" (Mt 7,1) e "chiunque odia suo fratello è omicida" (1Gv 3,15).

Speriamo che queste parole abbiano aiutato a comprendere e rispettare la nostra scelta e la nostra sofferenza. Potremo finalmente riaprire a tutti coloro che lo desiderassero la nostra Cappella in cui celebriamo i vespri alle ore 17,30 e la santa messa alle ore 18,00 di ogni Domenica e Festività. Grazie per la vostra attenzione.

Abbiamo atteso a lungo sperando che il giornale "lanovitaonline.it" pubblicasse la nostra smentita. Abbiamo poi inviato il tutto all'Ordine dei Giornalisti. Poiché ad oggi non è stato pubblicato alcunché ci siamo riservati di agire secondo termini di legge."

La Piccola Famiglia dell'Esodo

 


Nuova Vecchia