Base Popolare: “Chiediamo ai cittadini coraggio e partecipazione. Oggi proponiamo una Lamezia Terme tra transizione ecologica e rigenerazione urbana. Una strategia integrata per scuole circolari, piazze accessibili e verde urbano”.
LAMEZIA. Bisogna
partecipare e agire, è ormai indispensabile che i cittadini si riprendano i
territori, occupandosi anche della gestione degli stessi. Presentato il nuovo
governo cittadino basta attese, adesso ci si muove e ci si impegna, perché
esiste un interlocutore al quale i cittadini devono presentare le proprie
istanze senza se e senza ma.
Il nostro focus in questo
intervento oggi è su Lamezia e sul suo territorio. Base Popolare,
movimento politico Nazionale, attivo territorialmente, non vuole essere un
destinatario passivo degli interventi ma un attore co-responsabile della
trasformazione del territorio che risponde alla realizzazione del bene comune,
il benessere e la salute di ogni cittadino.
La nostra città dispone
del potenziale per guidare, nel contesto calabrese, una nuova stagione di
rigenerazione urbana sostenibile, a partire da scuole, piazze e verde urbano.
Serve una regia tecnico politica chiara, una visione integrata e la volontà di
coinvolgere attivamente i cittadini nella cura e nella progettazione della
propria città.
Su ciò Base Popolare
punta e invitiamo i cittadini a confrontarsi con noi per essere nella vita di
questa nostra città con coraggio. Lamezia Terme, per conformazione e sviluppo,
rappresenta un caso emblematico di città policentrica con forti discontinuità
urbane. Divisa nei nuclei di Nicastro, Sambiase e Sant’Eufemia, la città presenta
criticità legate alla dispersione edilizia, alla scarsità di infrastrutture
verdi continue e alla debole accessibilità pedonale e inclusiva degli spazi
pubblici.
Il piano Strutturale
comunale (PSC) esistente detta regole e linee guida per ogni azione sul territorio
individua criteri e principi urbanistici e noi dobbiamo sulla base di queste,
evidenziare l’urgenza della transizione ecologica e del ripensamento
dell’ambiente urbano in chiave sostenibile. Sulla stregua di tutto ciò abbiamo
messo al centro della possibile azione tre asset progettuali fondamentali:
Scuole circolari:
come presidi educativi, ambientali e sociali al servizio del quartiere.
Piazze accessibili:
spazio pubblico universale, inclusivo e multifunzionale.
Verde urbano diffuso:
infrastruttura ambientale essenziale contro l’isola di calore e per la salute
pubblica.
La logica deve essere
sistemica e rigenerativa, integrando progettazione partecipata, visione
circolare delle risorse e governance multilivello, con un’attenzione specifica
all’identità territoriale lametina e ai suoi attori locali. Pertanto, abbiamo
individuato iniziative operative e proposte progettuali, pensando per esempio
alle scuole circolari trasformando gli istituti scolastici in poli ambientali,
energetici e formativi, aperti alla comunità. Le iniziative che proponiamo
mirano alla riqualificazione degli edifici scolastici, anche con impianti
fotovoltaici, coibentazione e sistemi di recupero delle acque piovane.
Fondamentale la
realizzazione di laboratori di economia circolare con percorsi educativi su
riuso, riparazione e compostaggio, con spazi attrezzati. E ancora, orti
didattici e serre condivise con aree verdi produttive gestite da studenti con
la collaborazione di associazioni di agricoltori locali. Inoltre, è necessaria
l’apertura pomeridiana e civica delle scuole dove concretizzare spazi per
assemblee pubbliche, laboratori territoriali, piccole fiere del riuso. Se
questa è la proposta non manca, da parte nostra, l’individuazione dei benefici
che tutto ciò può portare e prendiamo ad esempio la riduzione dei consumi,
l’educazione ambientale, l’apertura sociale, la sperimentazione di modelli
circolari reali.
Una Scuola quindi che
innova e riconquista la sua funzione di reale maestra di vita. Le
piazze accessibili sono il cuore pulsante di una città e di una società civile
che vuole contare. Pertanto, per noi c’è bisogno di recuperare le piazze
lametine come spazi urbani attivi, sicuri e accessibili a tutte le categorie,
con interventi mirati come le pavimentazioni continue e inclusive, realizzate
con materiali drenanti, linee tattili, rampe, e sedute ergonomiche. Elementi
digitali e inclusivi come per esempio sono i totem informativi accessibili, QR
code per contenuti vocali e in lingua dei segni. Attivazione funzionale: aree
gioco inclusive, spazi espositivi per artigianato locale, punti luce a basso
consumo. E per noi per iniziare le Piazze strategiche sono Piazza Mercato e
Piazza Mazzini (d’Armi) a Nicastro, Piazza Fiorentino a Sambiase, Piazza Italia
Sant’Eufemia. In fine abbiamo pensato al verde urbano integrato da sviluppare
con alberature, micro aree verdi, fioriere modulari; adozione di soluzioni
“nature-based”.
L’obiettivo è realizzare
un verde urbano diffuso strutturando una rete resiliente, accessibile e con
funzioni ambientali, educative e sociali. Operativamente si creeranno corridoi
ecologici e percorsi verdi di interquartiere con percorsi pedonali e ciclabili
tra Nicastro, Sambiase e Sant’Eufemia, integrati con verde lineare e filari
alberati. C’è poi l’idea del “Bosco urbano sperimentale”, quindi la
realizzazione di una foresta urbana su area comunale inutilizzata (es. ex zone
artigianali), con coinvolgimento di studenti e cittadini. I giardini scolastici
devono essere fruibili attraverso la trasformazione degli spazi esterni delle
scuole in parchi di quartiere aperti in orario extrascolastico.
La partecipazione dei
cittadini con degli incentivi diventa sempre più importante con la manutenzione
partecipata degli stessi. I cittadini ancora protagonisti, poi, con il
programma “Adotta il verde” per aiuole, microparchi e terrazzi, con
micro-finanziamenti locali. Per andare verso una strategia
integrata, proponiamo quindi il “Progetto Lamezia Circolare”, Per garantire
coerenza tra le diverse iniziative, nasce un progetto integrato di
rigenerazione urbana, da sviluppare in tre fasi, a partire da mappatura e
ascolto per identificare bisogni reali e attori chiave. Con la Co-progettazione
si coinvolge scuola, tecnici, associazioni e cittadini. Si prevede una
realizzazione pilota con interventi in una o più aree con monitoraggio
ambientale e sociale.
Questa nostra
proposta/progetto può intercettare fondi PNRR, POR Calabria e bandi europei per
la transizione verde, valorizzando competenze locali, partenariati pubblico
privato e modelli replicabili. Le problematiche di una città, di un
territorio sono tante e sempre più emblematiche della necessità di fare e non
attendere ancora. Con il diritto di pretendere un buon lavoro dalle istituzioni
c’è il dovere di essere presenti e operare condividendo le istanze. Base
Popolare che ha nelle proprie fondamenta ha questa visione della politica, non
intende aspettare ma invita i cittadini a partecipare, ad aggregarsi, a
costruire insieme percorsi che diano voce a chi per troppo è rimasto in
silenzio.
Arch. Enzo Bartoletta
Responsabile Ambiente e
Territorio
Base Popolare Lamezia
Terme