Proseguono gli appuntamenti di “Fuori Campo 5”, il percorso itinerante promosso da Rete Cinema Calabria per diffondere il cinema d’autore e valorizzare le Dimore Storiche regionali. Il filo conduttore, “Il Cinema come Dimora”, esplora il legame tra gli spazi architettonici e la costruzione del racconto filmico.
Dopo Cosenza e Curinga, la rassegna ha fatto la sua terza tappa oggi, domenica 30 novembre, ad Aiello Calabro (Cs), all’interno di Palazzo Cybo Malaspina.
La giornata si è aperta con una visita guidata alla scoperta del centro storico, seguita dall’inaugurazione ufficiale con i saluti delle istituzioni e della proprietà della dimora. Il pubblico ha poi assistito alla proiezione del video-racconto “Le Stanze del tempo” di Francesco Cristiano.
Il programma è proseguito con l’intervento della storica dell’arte Giuseppina De Marco, che ha approfondito il rapporto tra architettura e narrazione cinematografica. A seguire, il docente Carlo Fanelli ha presentato il suo volume “Pasolini e la Calabria”, dialogando con la giornalista Paola Abenavoli.
Uno spazio dedicato al cinema al femminile ha visto protagonista l’attrice e produttrice Agnese Ricchi, che ha raccontato la propria esperienza sul set e il lavoro portato avanti con la sua casa di produzione.
La giornata si è conclusa con la proiezione del documentario “Kalavria” di Cristina Mantis, viaggio simbolico nella Calabria arcaica attraverso la figura di un moderno Ulisse.
L’iniziativa, a ingresso libero, ha registrato una buona partecipazione e ha confermato l’intento di “Fuori Campo 5”, ovvero di coniugare cinema, memoria e valorizzazione del territorio, con il supporto della Calabria Film Commission, della Fondazione Carical e di BCC Mediocrati.
Marika Codispoti