Articolo di Paolino Bonacci.
Il Napoli non si ferma più: tra Atalanta, Roma e Juventus ha ottenuto bottino pieno, 9 punti su 9. La sconfitta, prima della sosta, contro il Bologna è stata decisiva per Conte: da lì è cambiato il modulo e, soprattutto, sono stati schierati in campo giocatori che, inspiegabilmente, prima facevano panchina. La partita di stasera è stata dominata da parte dei partenopei: nel primo tempo avrebbero potuto segnare benissimo 3 gol contro una Juventus che ha giocato la partita peggiore della stagione.
Inspiegabili, invece, le scelte iniziali di Spalletti: continuare a schierare Cabal, giocatore non da Juve, e non mettere un attaccante di riferimento come David, ha permesso ai padroni di casa di pressare e attaccare con continuità. Nella ripresa, la Juve, per la prima volta, crea e, bucando la difesa dei campioni d’Italia, trova il pareggio con Yildiz. La partita torna in bilico ma il tecnico bianconero commette un’altra scelta senza senso: caccia Yildiz, migliore in campo, per mettere un anonimo Openda.
Dopo pochi minuti dal cambio, Hojlund, man of the match, firma la doppietta che chiude il big match. Una sfida che ha dato risposte importanti: il Napoli va momentaneamente al primo posto a quota 31 punti e manda la Juve a -8 al settimo posto con 23 punti. Si chiudono definitivamente le possibilità scudetto per i bianconeri.
