In seguito alla nota diffusa dal consigliere delegato della Lamezia Multiservizi S.P.A., Massimiliano Tavella, in risposta al comunicato dei lavoratori della società che annunciavano lo stato di agitazione, le sigle sindacali che rappresentano i dipendenti della Multiservizi, intendono precisare alcune questioni. “L’intervento del componente il consiglio d’amministrazione della Lamezia Multiservizi dottor Tavella riduce e minimizza in modo strumentale la proclamazione dello stato d’agitazione dei lavoratori dell’azienda che lui governa insieme agli altri componenti del CdA al solo ritardo nella corresponsione della retribuzione già ampiamente scaduta nei termini previsti dalla contrattazione nazionale nonché a quella consolidata per prassi in tutta la storia dell’azienda, insieme ai buoni ticket mensa, che non vengono corrisposti da diversi anni, per importi di diverse centinaia di miglia di euro”. “Tant’è che - sottolineano - l’azienda aveva assunto l’impegno per riconoscere tale diritto nei mesi passati, scusate se è poco! Anche se dovesse essere solo questo il motivo dello stato d’agitazione sarebbe un motivo già valido di per sé, - proseguono - tenendo conto che tali dipendenti sono nella stragrande maggioranza dei casi monoreddito, di conseguenza questi ritardi provocano gravissimi disagi nelle loro famiglie creando grande tensione”.
"Comunque ingenerosa e fuorviante, - affermano - la dura presa di posizione del dottor Tavella su questo punto, dal momento che negli ultimi mesi i lavoratori hanno saputo aspettare diverse settimane, dopo la scadenza naturale, prima di potersi pagare lo stipendio, dimostrando disponibilità e grande pazienza”. “Il dottor Tavella comunque, - sottolineano - avrebbe fatto bene a leggere tutto il comunicato con le motivazioni per le quali è stato proclamato lo stato d’agitazione con eventuale giornata di sciopero e rispondere ai problemi posti che non sono nuovi, ma sollevati già sin dell’insediamento del nuovo CdA e che ancora attendono risposte adeguate e certe, tali da mettere in sicurezza l’azienda nel suo complesso, ma prima di tutto i lavoratori che vogliono continuare ad avere un ruolo da protagonista nelle scelte che si fanno e non subirle sulla propria pelle”.
“Le dichiarazioni ultime del presidente della Multiservizi, - proseguono - apparse sulla stampa evidenziano una gravissima e disastrosa situazione sotto l’aspetto economico e finanziario, tutto ciò dovrebbero lasciare tranquillo il sindacato ed i lavoratori? O doverosamente prima di dare all’opinione pubblica notizie così allarmanti, avvertire l’esigenza di un confronto tra le parti prima fra tutti l’amministrazione comunale ed il sindacato? Incontro che successivamente ha richiesto unitariamente il sindacato al Sindaco ed ancora ad oggi - concludono - è rimasto senza risposta, questi sono i veri e fondamentali motivi che hanno spinto le organizzazioni sindacali a proclamare la lotta”.