Sulla
problematica degli accertamenti della Corte dei Conti sui bilanci del comune di Decollatura abbiamo
sentito l’architetto Mario Perri, già sindaco per un decennio e attuale
candidato nella imminente consultazione elettorale.
D : Architetto
lei che certamente conoscerà questo problema degli accertamenti della corte dei
conti pensa che sia un fatto grave o…
R : E’ una
situazione gravissima con pericolo di pesanti responsabilità per gli
amministratori che hanno votato i documenti contabili:
D: Che tipo di
responsabilità ?
R:
Responsabilità per danno erariale e conseguente pagamento di decine di migliaia
di euro da parte di Sindaco, assessori e consiglieri:
D: Davvero è
possibile che avvenga questo?
R: A giudicare
dai punti riportati dalla stampa la cosa non solo è possibile ma è quasi certa
per l’imprudenza e la confusione nella gestione finanziaria del comune. Votare
contro il parere del revisore dei conti non è un atto di coraggio politico, per
come motivato in Consiglio, ma è solo un atto stupido;
D: Se lei
ricoprisse la carica di Sindaco in questo momento come penserebbe di uscire da
questa situazione?
R:
Innanzitutto a me da Sindaco non è mai
capitato di avere problemi simili perché sono stato attentissimo a non
incorrere nei rigori della Corte dei Conti perché negli anni 80, quando ero
Vice sindaco, da incolpevole ho sperimentato, insieme con la giunta di cui
facevo parte, cosa significa un accertamento e un giudizio di responsabilità;
D: Ma per
uscire dalla situazione attuale cosa si può fare?
R: Io non
conosco la comunicazione della corte dei corti ma il fatto che il Sindaco e gli
uffici comunali in un mese non siano riusciti a rispondere a tutte le domande
induce a pensare che le contestazioni siano così precise e puntuali, e quindi
senza possibilità di fornire giustificazioni, o così numerose e complesse da
configurare una gestione degli uffici al di fuori di ogni regola e nella
illegalità assoluta. Per uscire da questa situazione il Sindaco deve avere il
coraggio di fare tre cose:
- smettere di mettere la testa sotto terra come lo struzzo e dire alla sua maggioranza ed al Consiglio la verità sulla gravità della situazione;
- individuare degli esperti per esaminare le carte e consigliare il da farsi;
- mettersi da parte perché la campagna elettorale porterà certamente alla scoperta di altri danni (tipo il mancato introito di un centinaio di migliaia di euro per l’utilizzazione del terreno di Adami e del Capannone di Gesariello, la dispersione di beni ed attrezzature del comune, il “regalo” dei pioppi retrostanti il liceo, la vendita per circa 350 euro di un fiorino coibentato che ne valeva almeno 4000 etc etc) procurati con azioni che potranno avere anche pesanti risvolti penali;
D: Architetto
quindi lei come avversario suggerisce l’abbandono del campo?
R: Se rivolgo il
pensiero agli attuali amministratori in modo cristiano (ama il tuo prossimo
come te stesso) suggerisco l’abbandono. Se invece ragiono da avversario nella
corsa alla carica di Sindaco dico loro di restare perché avrò modo di attaccarli pesantemente su questi fatti e
su tanti altri fatti gravissimi che emergono dalle carte.