Un pace-maker control'impotenza maschile - corso ecm gratuito a Lamezia

Si terrà sabato 29, con inizio alle ore 9,30, il corso di Educazione Continua in Medicina, organizzato dal Provider EFEI ECM  sul tema “Apparato riproduttivo maschile: disfunzioni e interventi correttivi”.
La relazione principale sarà tenuta dal Prof Giuseppe Tritto, direttore del Centro di Andrologia di Parigi ed ideatore  del progetto SMAS (Stimolatore automatico della muscolatura Liscia) che prevede di risolvere l’80%d dei casi di impotenza  con l’introduzione di un elettrodo nell’organo maschile.
Il prototipo, - spiega il professor Tritto - già realizzato ed in via di sperimentazione nell’ambito di un progetto europeo di ricerca, e' miniaturizzato, molto piu' piccolo di quello cardiaco. Consiste in un microchip con tasca metallica impiantata nello scroto (successivamente sara' invece impiantato nella parete addominale). Il sistema e' collegato ad un sensore di pressione che, impiantato nel corpo cavernoso, da' informazioni sul tono della muscolatura liscia. C'e' poi un microstimolatore neurologico che va direttamente sui nervi dell'erezione attraverso fili sottili in forma spirale. L'intervento di impianto dura circa due ore a causa delle piccole vie d'accesso''.
Semplicita' anche nell'alimentazione. ''Visto che non c'e' bisogno di averlo attivato in continuazione, ad esempio durante la notte, abbiamo evitato - dice Tritto - la pila sostituibile annualmente, utilizzando un sistema di attivazione a radiofrequenza con un telecomando. Esiste comunque una piccola pila che mantiene una soglia di attivita' bassa e appena l'organo arriva 'al massimo' scompare. Il sistema e' stato pensato per facilitare un'erezione naturale. Le indicazioni riguardano l'80 per cento dei pazienti con impotenza di tipo organico: i diabetici, un po' meno i vascolari, i pazienti neurologici. Potrebbero beneficiarne anche gli psicogeni ma c'e' un problema bioetico, potrebbero funzionare nei soggetti in cui lo stress diventa cronico, cioe' la patologia da psicosomatica funzionale che si puo' recuperare si trasforma in recidiva''.

Secondo i dati diffusi dal professor Fabrizio Menchini Fabris come primo risultato dell'indagine condotta su tremila italiani dalla Societa' italiana di Andrologia e da quella di Medicina Generale (1.300 schede), la difficolta' di erezione e' in aumento nel nostro Paese avendo raggiunto l'11% della popolazione maschile dai 18 ai 65 anni. Su cento pazienti che soffrono di impotenza, 80 hanno una causa organica e 20 legata a fattori psicologici. Fra i 50 e i 70 anni la probabilita' di un'impotenza completa va dal 5 al 15% con il passare dell'eta'; sempre in questo range d'eta' la probabilita' di un'impotenza moderata va dal 17 al 34% e quella lieve rimane costante intorno al 17%. Dopo i 70 anni solo il 32% dei pazienti non ha problemi di impotenza. L'Italia e' comunque all'ultimo posto (Francia 14%, Stati Uniti 15%, Svezia 22%).

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